Riabilitazione cardiologica
Responsabile: Dott.ssa Chiara Bersano.
Percorso riabilitativo standard
Si attua attraverso la Attività Fisica in Palestra, le Sedute Educative ed è preceduto dal Test del Cammino dei 6 minuti o 6-minute Walking Test.
Il Test del Cammino dei 6 minuti è la prova a cui vengono sottoposti tutti i degenti all’inizio della riabilitazione, al fine di stimare lo sforzo con cui potranno iniziare a lavorare in palestra e come strumento per educare lo stesso paziente alla percezione della propria fatica. Il test è poi importantissimo per valutare, alla fine del percorso riabilitativo, l’effettivo beneficio avuto dal training fisico e il guadagno funzionale ottenuto.
Il test consiste nel valutare la distanza che il paziente riesce a percorrere in 6 minuti. I parametri rilevati durante il test sono:
1. la distanza percorsa;
2. la autovalutazione della fatica;
3. la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e la frequenza respiratoria;
4. la saturazione di ossigeno nel sangue arterioso.
Durante il percorso riabilitativo i pazienti che sono ritenuti idonei sono sottoposti giornalmente, sotto la guida e la sorveglianza del fisioterapista, ad almeno due sedute di attività fisica di gruppo in palestra, sedute di durata variabile dai 20 a 45 minuti.
Altri svolgono attività di ricondizionamento primario, tramite sedute individuali, dosate a seconda della necessità e le capacità individuali del singolo paziente. Il carico di lavoro e la difficoltà degli esercizi a cui vengono sottoposti è di intensità, da lieve a moderata, adattata alla capacità della persona.
Gli strumenti utilizzati in palestra sono la Cyclette, il Tappeto Rotante, le Pedaliere (spesso usate nei pazienti più difficili o nelle fasi iniziali di pazienti a lungo allettati, non in palestra, ma nelle camere di degenza e talora al letto), le Cavigliere, gli Ostacoli (coni, bastone), gli Esercizi a corpo libero.
Non meno importante è la partecipazione a sedute educative di gruppo, in cui sono trattati argomenti quali la conoscenza dei fattori di rischio cardiovascolare, l’alimentazione corretta, la gestione dell’ansia e dello stress e come continuare a svolgere correttamente l’attività fisica una volta tornati a casa (tempi, modi e benefici attesi). All’inizio e alla fine del periodo di riabilitazione ogni paziente viene valutato secondo l’indice di Barthel, scala che rappresenta uno degli strumenti di valutazione della funzione fisica più noti e che fornisce un punteggio indicativo delle capacità del soggetto di attendere alle normali attività quotidiane. Accanto a questo programma di riabilitazione è ovviamente di rilevanza primaria la attenta valutazione specialistica cardiologica, che mira a seguire le variazioni della performance cardiovascolare, la riduzione dei carichi patologici, l’effetto dei farmaci, la normalizzazione dei dati biologici, la cura delle comorbidità o delle complicazioni.
Oltre alla attenta sorveglianza obiettiva fisica, lo specialista cardiologo si avvale delle registrazioni telemetriche dell’ECG, dei frequenti controlli Ecocardiografici, del test cardiopolmonare.
Alla fine della degenza, al momento della dimissione, grande rilevanza è attribuita al colloquio finale tra il cardiologo, che lo ha seguito nel corso della riabilitazione, e il paziente e i suoi famigliari. Vengono qui riassunte a grandi tratti le varie fasi della malattia, il risultato degli interventi e di come ha potuto riacquistare, e quanto, lo stato di salute.
Cosa è necessario fare per mantenerla, quale è il motivo e l’importanza dei farmaci che deve ancora assumere, quali saranno i controlli cui è utile o necessario sottoporsi in Sopra e sotto, due momenti del test cardiopolmonare futuro.
Cosa avviene dopo la dimissione dal Reparto di Riabilitazione Cardiologica?
Alla dimissione dal reparto il paziente può:
Essere dimesso ed affidato ai cardiologi del Centro di Riabilitazione ambulatoriale del Policlinico di Monza Nievo sito in via Kullmann 3
Essere dimesso ed inviato al proprio domicilio, affidato al medico curante
Essere dimesso e trasferito in centri di lunga degenza o residenze sanitarie assistenziali per anziani.
Il paziente, durante la degenza in Riabilitazione, viene informato del fatto che nell’ambito del Policlinico di Monza è disponibile anche un Centro di Riabilitazione ambulatoriale (sito a Verano Brianza) dove è non solo possibile, ma molto utile accedere per proseguire, una volta dimessi, sia i controlli cardiologici clinici e strumentali, sia le sedute di attività fisica. Il paziente è vivamente sollecitato ad accettare l’accesso al Centro di Verano, che deve considerarsi l’ideale supporto al periodo di ricovero in Ospedale, indispensabile per mantenere, una volta a casa, quel guadagno funzionale che la riabilitazione in degenza gli ha permesso di raggiungere.
Attività di ricerca e didattica dell’unità operativa di Riabilitazione Cardiologica
Linee di ricerca principali:
• Terapia farmacologia dello scompenso cardiaco acuto
• Prevenzione delle infiammazioni pericardiche post-chirurgiche
• Controllo del dolore
• Controllo delle tachicardie inappropriate e delle aritmie atriali post-chirurgiche
Ingresso del paziente e percorsi riabilitativi
Ricevuta la proposta di trasferimento il paziente candidato ad essere introdotto nel percorso riabilitativo viene esaminato dal medico cardiologo che opera in Riabilitazione e dal Fisioterapista. Il caso viene discusso con i medici che lo hanno gestito fino a quel momento, valutate le eventuali criticità ancora presenti e definiti i traguardi che si vogliono (e potenzialmente è possibile) raggiungere.
Il paziente è quindi trasferito in Reparto, dove, a seconda delle condizioni cliniche generali e dello stato di autonomia sarà inserito nel Programma Standard oppure in un percorso ritagliato su misura a seconda delle specifiche esigenze individuali cioè in un Programma Personalizzato. Questa seconda scelta trova una particolare applicazione soprattutto in pazienti anziani, appena migliorati da una situazione di instabilità emodinamica severa, in pazienti chirurgici che abbiano sopportato nel post-operatorio importanti complicazioni. Sono pazienti che hanno superato una fase acuta, cardiologica o cardiochirurgica.
Spesso il lungo allettamento li ha compromessi sul piano funzionale e, anche se stabilizzati dal punto di vista clinico, non possono essere dimessi perché necessitano anche di attenzioni terapeutiche impossibili a domicilio. Frequentemente questi pazienti sono di età molto avanzata, affetti da numerose co-morbidità richiedono assistenza sia cardiologica sia di altre discipline, oltre a quella specificamente riabilitativa, molto impegnative e che spesso comportano degenze prolungate. È innegabile tuttavia la gratificazione nell’ottenere in codesti pazienti un recupero di autonomia insperato nel considerare il quadro iniziale.
Una non piccola parte di pazienti che iniziano la loro degenza in un Percorso Personalizzato proseguono poi, una volta raggiunte condizioni sufficienti, con il Programma Standard.
Attività dell’unità operativa
Valutazione Funzionale e Riabilitazione, in regime di degenza, di pazienti affetti da patologie cardiovascolari che abbiano recentemente attraversato una fase acuta della malattia e per i quali si renda necessario il ristoro di sistemi centrali e periferici decondizionati dal momento di acuzie.
Principali patologie di riferimento:
1. recente infarto del miocardio
2. recente intervento di rivascolarizzazione coronarica (angioplastica, by-pass aorto-coronarico)
3. recente intervento cardiochirurgia valvolare
4. recente intervento vascolare (aorta ascendente o discendente o di arteria periferica)
5. recente intervento di aneurismectomia del ventricolo sinistro
6. recente scompenso cardiaco acuto
Il programma riabilitativo intende cercare il ripristino di una performance cardiovascolare compromessa da un recente evento patologico acuto, di ridurre le conseguenze che l’evento ha prodotto sulla psiche del paziente, trattare le eventuali complicanze dell’intervento stesso, migliorare le sue aspettative di vita e la qualità della vita, ridurre il rischio di future recidive.