TAC Discovery 750 HD 128 Slice
TAC Discovery
La TAC Discovery CT 750 HD–VEO 128 slices è un’apparecchiatura che consente di elaborare immagini HD che per definizione e nitidezza non hanno eguali con una riduzione di radiazioni drastica rispetto alle TAC fino ad ora prodotte.
Questo grazie ai software ASIR (che riduce del 50% le dosi di radiazioni) e VEO (che le abbatte ulteriormente sino al 90%). Questa peculiarità consente a coloro che soffrono di patologie oncologiche di poter usufruire di indagini di altissima risoluzione con minore esposizione a radiazioni. Per un’indagine relativa ad un tumore polmonare, le precedenti tecnologie comportavano emissioni di radiazioni pari a 6,5 millisievert, con la Tac Discovery l’esame si esegue con una dose pari a 0,11 millisievert.
La tecnologia software con cui la Tac Discovery è in grado di generare immagini di alta definizione con una drastica riduzione di dosi di radiazione è denominata Tecnica VEO.
Anche in spagnolo significa “vedere”.
Notevoli riduzioni di dosi si hanno anche nel caso di indagini per il massiccio facciale, l’encefalo, pur ottenendo maggiore nitidezza e definizione dei profili anche per quelle lesioni che non superano i 3 millimetri di diametro.
È evidente il vantaggio per i pazienti che affrontano l’iter di controllo post operatorio oncologico (follow up) che possono beneficiare di una riduzione della dose complessiva di radiazioni di circa il 70%.
Di grande impatto anche il software MARS (Metal Artifact Reduction). Con questo sistema infatti la TAC Discovery è in grado di ridurre le interferenze e gli artefatti che la presenza di protesi in metallo (come ad esempio le protesi articolari) causavano sulle immagini fino ad ora elaborate dalle TAC tradizionali. Inoltre grazie al software bone & detail ed alla tecnologia HD vengono ridotti decisamente gli artefatti derivanti sia da calcificazioni dei vasi che dagli stent metallici.
Infine è presente il software GSI, che proietta nel futuro la diagnostica per immagini, eseguendo esami con doppia energia e consentendo delle prima valutazioni in merito alla caratterizzazione del tessuto analizzato. Di fatto è un primo passo, non ancora sostitutivo dell’analisi bioptica, verso la determinazione della malignità o benignità della patologia evidenziata dalla TAC.