Servizio di Gnatologia e Posturologia

Responsabile:

Dott. Claudio Riamati

La valutazione dell’occlusione dentale ha subito un’evoluzione importante soprattutto negli ultimi anni nei quali si sono diffusi protocolli operativi odontoiatrici che hanno consentito a molti dentisti di approcciare riabilitazioni complesse e pazienti considerati “difficili”.
Gnatologia e posturologia si occupano di studiare e ripristinare il corretto equilibrio tra le componenti che permettono la dinamica dei movimenti della bocca, individuando i problemi ad essi correlati e risolvendo la sintomatologia che ne deriva. L’obiettivo è l’individuazione del corretto rapporto craniomandibolare, il suo mantenimento e il suo ripristino. Il fine ultimo sarà quindi l’ottenimento di una posizione dentale che rispetterà un corretto rapporto tra mandibola e mascella (ATM articolazione temporo-mandibolare) il più vicino possibile all’equilibrio muscolo scheletrico dell’intero organismo. Nell’inquadramento diagnostico del paziente è data la possibilità all’operatore sanitario di avvalersi di test strumentali computerizzati. E’ così possibile misurare e registrare parametri funzionali utili all’identificazione e quantificazione dei fattori che concorrono a determinare lo stato patologico del paziente. Ad eccezione degli esami radiologici, si tratta di prove non invasive nè dannose.

L’esame kinesiografico

Dura 5 minuti, assolutamente non invasivo, rappresenta uno dei più importanti ausili di cui è possibile avvalersi. Grazie a questo esame si possono registrare i tracciati di moto di apertura e chiusura orale, analizzare quei fini movimenti che avvengono in deglutizione o in masticazione anche quando le labbra sono chiuse. Tutti i test vengono studiati per analisi dei percorsi e per velocità in modo da evidenziare ostacoli o turbe di moto oltre che misurare i limiti massimi percorribili.

La pedana posturometrica e stabilometrica

Serve per stabilire se l’individuo è in equilibrio. Si tratta di un esame semplice e alla portata di tutti perché alla persona sulla pedana viene richiesto solo di mantenere una posizione ferma ed eretta (ma rilassata) per un tempo prestabilito. La pedana registra ed elabora, tramite un apposito software, carichi ed oscillazioni. I dati risultanti mettono in evidenza sul monitor la proiezione al suolo dei carichi posturali, il loro valore sui due piedi e l’andamento del baricentro di ogni arto. La protezione dell’ apparato stomatognatico è spesso trascurata, specialmente dagli atleti, interessati più al raggiungimento della prestazione assoluta che alla prevenzione degli effetti indesiderati che si possono manifestare in situazioni estreme. Certamente tutte le patologie traumatiche dento-maxillo-facciali possono e devono essere prevenute soprattutto per coloro i quali svolgano attività nei cosiddetti “sport di contatto”.
A seguito della diagnosi la cura viene apportata tramite l’utilizzo di un bite, un apparecchio dentario studiato ad hoc sulla soggettiva occlusione dentale del paziente che, nel caso degli atleti, dovrà essere portato durante l’attività sportiva. Il bite viene usato con più finalità distinte:
Curativa: rilassamento dei muscoli, decompressione delle articolazioni e riposizionamento della mandibola.
Diagnostica: per capire se esiste una relazione di causa-effetto tra un disordine occlusale e i sintomi disfunzionali (cefalea, rumori articolari, disturbi auricolari, dell’equilibrio e problemi posturali).
Il bite ben costruito rilassa i muscoli masticatori e li deprogramma ovvero: il contatto occlusale delle mandibole genera un circuito sensoriale-motore che programma l’occlusione. Il bite va quindi ad infrangere questo circuito provocando una deprogrammazione che viene utilizzata dallo gnatologo per la diagnosi.


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