Radioterapia

Responsabile: Dott. Alberto Gramaglia


Ubicazione: Policlinico di Monza – Padiglione Faggi

Équipe

  • Dott. Vincenzo Cerreta
  • Dott.ssa Simona Rita Curreri
  • Dott.ssa Michela De Santis
  • Dott. Francesco Mattana

Fisici clinici:

  • Dott. Marco Mapelli
  • Dott.ssa Virginia Francione

 

Dotazione Tecnologica

  • Acceleratore lineare 6 MeV Varian CLC Clinac 600C
  • Acceleratore lineare 6 – 15 MeV Varian Clinac 2100CD
  • T.A.C. – Tomografia Assiale Computerizzata – Multistrato Brightspeed 4 Slice (dedicato per la centratura in Radioterapia)
  • Radioterapia stereotassica
  • Radioterapia ad intensità modulata (IMRT, RapidArc)
  • Radioterapia guidata da immagini (IGRT)
  • Micromultileaf 3D dedicato a conformazionali

 

Attività del Servizio

Il “Gold standard” post-chirurgico per le forme tumorali ben differenziate (papillari e follicolari che rappresentano circa il 90% di tutti i carcinomi tiroidei) è rappresentato dalla radioterapia metabolica. Tale trattamento viene effettuato con l’assunzione di Iodio131 c\o Centri dove sia presente una U.O. di Medicina Nucleare (non disponibile nella nostra struttura). La radioterapia a fasci esterni (RTE, disponibile nella nostra struttura) trova indicazione, principalmente a scopo adiuvante, in tutti le forme tumorali indifferenziate (midollari e anaplastiche che rappresentano la percentuale minore dei tumori tiroidei). La RTE trova talvolta indicazione, da sola o in combinazione con la radiometabolica, anche nelle forme ben differenziate ad alto rischio o nelle forme inoperabili.

Ablazione con iodio radioattivo (Radioterapia metabolica)

Questo trattamento consiste nella distruzione del tessuto tiroideo, che non è stato rimosso con la tiroidectomia totale o subtotale, mediante l’utilizzo di un isotopo radioattivo (Iodio 131) con l’biettivo di eliminare eventuali residui di tumore non asportati. Questa terapia è riservata al trattamento post-chirurgico dei carcinomi differenziati (papillari e follicolari) e di quelli meno differenziati da essi derivati. La maggior parte di questi tumori ha la capacità di captare lo iodio e di incorporarlo in modo molto simile al tessuto normale. Il radioiodio viene utilizzato anche a scopo diagnostico per localizzare e valutare la captazione dei residui postchirurgici prima della terapia ablativa. La RT metabolica trova indicazione anche nelle fome tumorali metastatiche purchè di derivazione dai carcinomi differenziati (iodioresponsivi).

Radioterapia a fasci esterni (rte)

Per i tumori tiroidei la RTE è consigliata solo per i carcinomi midollari e anaplastici che sono poco o per niente sensibili al trattamento radiometabolico. Nella norma non vi è indicazione a questo tipo di radioterapia nei tumori ben differenziati (papillari e follicolari) se non in casi particolari in combinazione con la radiometabolica. Dopo l’intervento chirurgico, in aggiunta alla terapia con radioiodio, viene suggerita l’indicazione alla radioterapia postoperatoria con fasci esterni nei casi M0 (assenza di metastasi) in cui il rischio di recidiva loco-regionale è elevato: (carcinomi papillari e follicolari ad alto rischio, e ai carcinomi poco differenziati) o nei tumori non asportabili chirurgicamente. La RTE ha indicazione anche sulle metastasi di vario tipo.
Le indicazioni suggerite in fase post-chirurgica si applicano ai pazienti con:

  • età > 45 anni e con alto rischio di ricaduta locoregionale:
  • stadio IVB,
  • residuo macroscopico non resecabile,
  • margini diffusamente infiltrati,
  • linfonodi multipli fissi
  • L’istologia scarsamente differenziata o varianti istologiche aggressive non giustificano la radioterapia esterna ma possono essere variabili da valutare attentamente.

Nei casi classificati come T4a/b si considerano quelli con importante estensione del tumore
oltre la capsula tiroidea con invasione dei tessuti molli sottocutanei, della laringe, della trachea, dell’esofago, del nervo laringeo ricorrente, o invasione della fascia prevertebrale, o “encasement” della carotide/dei vasi mediastinici. L’estensione extratiroidea limitata al muscolo sternotiroideo o ai tessuti molli peritirodei è considerata categoria T3 e non suscettibile di indicazione alla RTE.
Pazienti adulti di età ≤ 45 anni: l’indicazione deve essere posta caso per caso, previa discussione
collegiale.
La RTE segue la radioterapia metabolica.
La RTE può iniziare circa 2 settimane dopo la radioterapia metabolica.
La RTE dovrebbe preferibilmente iniziare entro 8 settimane dalla chirurgia.


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