Diagnostica Tiroidea

Responsabile: Prof. Toufic Khouri

Ubicazione: Policlinico di Monza – Padiglione Monza 2

 

Équipe

  • Dott. Luciano Zanello
  • Dott. Luca Battistig
  • Dott. Andrea Mazzarola
  • Dott. Michele Zampogna
  • Dott. Nicola De Rossi

 

Dotazione Tecnologica

Ecografi:

  • Samsung Ogeors 80
  • GE Logiq 9
  • Esaote Logos High Vision
  • N.2 Esaote My Lab 70 XV
  • Esaote My Lab Vinco
  • Esaote My Lab Twice
  • Esaote My Lab 70 XV Gold
  • Falcon 2101 EXL
  • Philips HD11EX
  • Esaote My Lab 30 Gold
  • Philips IU 22
  • N.2 Esaote My Lab 70
  • GE Logiq 7

Tomografia Assiale Computerizzata multislice:

  • TC 750 Veo 128 slice GE
  • TC Bright Speed 16 slice GE
  • TC Light Speed 16 slice GE

 

Attività del servizio

L’esame ecografico è la metodica più diffusa nella pratica clinica della diagnostica tiroidea.
Per l’immediatezza delle informazioni che fornisce, costituisce un utilissimo complemento all’esame clinico ed è uno strumento indispensabile all’approccio diagnostico di tutti i pazienti affetti da malattia della tiroide.
Trattasi di un esame non invasivo, non doloroso, non associato a somministrazione di radiazioni ionizzanti.
L’ecografia della tiroide fornisce informazioni sulla morfo-volumetria e sulla eco-struttura complessiva della ghiandola tiroidea (indagine morfologica), sulla presenza di eventuale patologia diffusa (tiroidite, struma..) o focale nodulare, caratterizzando il tipo di nodularità, anche con l’ausilio del color-Doppler, cercando di individuare la presenza di lesioni sospette, selezionando noduli con caratteri ecografici di possibile malignità.
Riveste quindi un ruolo fondamentale nella diagnostica tiroidea guidando lo specialista nell’esecuzione del prelievo biotico con ago sottile (FNAB – Fine-needle aspiration biopsy) per permettere la definizione citologica dei noduli sospetti.
L’esame bioptico viene eseguito in ambulatorio di ecografia, senza preparazioni particolari. Vengono usati aghi estremamente sottili da non rendere necessaria la somministrazione di un anestetico locale. L’indagine ecografica consente una visione “real time” della procedura permettendo la visualizzazione diretta dell’ago, indispensabile per raggiungere lesioni sospette e di difficile localizzazione, riducendo al minimo il rischio di eventuali complicanze, comunque assai basso e di scarsa rilevanza clinica.
L’ecografia inoltre fornisce informazioni decisive nello studio dei linfonodi laterocervicali adiacenti alla ghiandola tiroidea per valutarne il sospetto di un eventuale interessamento da una patologia neoplastica, fornendo informazioni decisive all’equipe chirurgica.
E’ dunque un esame di estrema diffusione, ma è una metodica la cui accuratezza dipende in buona misura dall’esperienza dell’operatore.
L’ecografia tiroidea riveste infine un ruolo fondamentale nel follow-up sia della patologia benigna sia nei pazienti con carcinoma tiroideo per la valutazione della regione tiroidea e dei distretti linfonodali.
Da ultimo la tomografia computerizzata (TC) è una metodica di secondo livello nella valutazione di particolari casi di patologia tiroidea: vengono studiate con tale metodica ghiandole tiroidee voluminose che non risultano completamente valutabili con la metodica ecografica o alterazioni tiroidee complesse che necessitano di una valutazione più approfondita. Inoltre nella patologia maligna ha una ruolo fondamentale nella valutazione di tutti i distretti corporei possibili sedi di localizzazioni di malattia.


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